Quali sono i rischi e le opportunità che sorgono dall’impiego dell’intelligenza artificiale nella gestione dei rapporti di lavoro? E in particolare quelli legati all’ambito della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori? L’introduzione del Regolamento in materia di sviluppo e commercializzazione dell’intelligenza artificiale pone interessanti questioni interpretative, circa le possibili antinomie con la previgente normativa euro unitaria in materia di SSL. Dovranno essere operati focus anche dedicati alla particolare configurazione della responsabilità civile nel caso in cui un illecito sul posto di lavoro sia occorso in virtù dell’impiego dei sistemi dotati di A.I., “in virtù della moltiplicazione dei soggetti che partecipano al credito di sicurezza (datore di lavoro e produttore commerciale dell’algoritmo)”.

Lo tudio dell’Osservatorio Olympus sul Diritto della Sicurezza sul Lavoro, come sempre magistralmente condotto nei dipartimenti specifici dell’Università di Urbino Carlo Bo, affronta i temi indicati.

Si rimanda chiaramente al testo integrale per un approfondimento.

Quello che interessa è che gli operatori di SSL dovranno forzatamente, e in piena coscienza, organizzarsi per una corretta valutazione dei rischi stressogeni derivanti dalle future, e odierne, applicazioni di AI all’interno dei vari ambiti lavorativi. Ciò comporterà la disponibilità di osservare oltre i propri limiti ed agire con la flessibilità richiestaci così da organizzare una corretta e modulabile azione preventiva e protettiva dei lavoratori.

Scarica il documento da cui è tratto l’articolo:

Università di Urbino carlo Bo, Osservatorio Olympus, Diritto della Sicurezza sul lavoro: Intelligenza  artificiale  e  sicurezza  sul  lavoro:  uno sguardo oltre la siepe- DSL 02/24

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